Ragazzi
Peressini, Luigino
[Remanzacco] : Serling, stampa 2011 (Basaldella di Campoformido : La Tipografica)
Abstract/Somari: Il senso del progetto, realizzato dalla cooperativa Serling, al quale corrisponde anche un gradevole libro-mappa da leggere e da guardare, è esplicitato dalla parola “Magance”, un vocabolo presente nella narrativa popolare che indica, da solo o nella locuzione “Paîs di Magance”, una terra fatata e misteriosa, popolata da strane creature. Le tavole disegnate da Luigino Peressini rappresentano questo Friuli immaginario con un tratto che è nel contempo personale e coerente con le descrizi ...; [Lei dut]
Il senso del progetto, realizzato dalla cooperativa Serling, al quale corrisponde anche un gradevole libro-mappa da leggere e da guardare, è esplicitato dalla parola “Magance”, un vocabolo presente nella narrativa popolare che indica, da solo o nella locuzione “Paîs di Magance”, una terra fatata e misteriosa, popolata da strane creature. Le tavole disegnate da Luigino Peressini rappresentano questo Friuli immaginario con un tratto che è nel contempo personale e coerente con le descrizioni tradizionali dei suoi mitici abitanti. Ci sono i “benandants”, gli “orcui”, le fate dell’acqua (“aganis”, “paganis” o “paianis”), i draghi, i diavoli, le streghe, incubi di varia natura (“cjalcjuts”, “pesarins”, “vencui”) e fantasmi, “guriuts”, “salvans”, “pagans”,”maçarots” e “boboros”. Non mancano neppure personaggi storici trasformati dalla fantasia popolare in mostri, come Attila, e animali ad alto contenuto simbolico come i “basaliscs”, i “garbons” e lis “magnis”. Il “Friûl di Magance” è magico e vero, poiché rappresenta le diverse tradizioni e lingue del Friuli: non solo quella friulana, ma anche lo sloveno (il dispettoso “škrat” e le “krivapete”), il tedesco (la “Perchta” di Pontebba e la “Belin” di Sauris) e i dialetti veneti della laguna (le “vuarvole” e il “bufolin” di Grado).